Tutta la nostra vita è composta di contenuti: dai Social che scrolliamo senza sosta alle risposte fornite dai chatbot AI-base, fino agli articoli che cerchiamo su Google quando abbiamo bisogno di risposte.
Per questo il Blog aziendale, soprattutto in ambito B2B e per le aziende di servizi – ma non solo – può ancora essere uno strumento straordinario: non solo per migliorare la visibilità online e la credibilità di un brand, ma anche per rispondere concretamente alle domande di potenziali clienti e per posizionarsi su AI overview e similari per query informative.
Il problema? Troppo spesso le aziende aprono un Blog senza una strategia, gestendo il tutto con superficialità ed eccessi, che ne compromettono l’efficacia.
Blog aziendale: dos and don’ts
Ho provato a mappare i 7 errori più comuni che incontro quando analizzo i blog aziendali nella prima fase dei progetti, quella di analisi degli asset digitali.
1. Scrivere solo per Google, non per le persone
Tipico di chi ha conosciuto la SEO della prima ora, ormai superata: scrivono articoli freddi, infarciti di keyword, ma privi di valore reale. Certo, la SEO è fondamentale e sono la prima ad offrire articoli ben strutturati e ottimizzati, ma se il contenuto non coinvolge e non risponde davvero a un bisogno del lettore, difficilmente porterà risultati. Pregnanza e utilità devono andare di pari passo con l’uso delle parole chiave e l’ottimizzazione.
2. Usare il blog come mera autocelebrazione
Ripetete con me: pubblicare solo comunicati stampa e notizie autocelebrative non serve a chi legge. Un Blog non è un archivio delle vostre PR: deve fornire risorse utili, non solo raccontare quanto siete bravi.
3. Parlare solo ai peer, non ai potenziali clienti
Molti Blog di aziende molto tecniche – in ambito finance, digitale, IT, tecnologia, energia e assicurazioni, ad esempio – spesso finiscono per diventare monologhi scritti da tecnici, pensati per chi è già del settore. Ma i vostri potenziali clienti non parlano il vostro gergo, o non è così detto che lo facciano: serve un linguaggio chiaro, accessibile e orientato ai loro problemi concreti. Se il vostro target è un CIO o CFO, va benissimo esprimersi in modo professionale e consono al livello, ma riflettete sul fatto che magari in prima battuta quell’articolo verrà letto anche dall’imprenditore che ha la visione – e il potere decisionale – ma non il linguaggio settoriale e le competenze verticali che avete voi.
4. Aspettarsi risultati immediati
Un Blog si deve basare su di una strategia di medio-lungo periodo. Non porta traffico e lead “il giorno dopo”, né si può posizionare nello spazio di una notte. Servono costanza, pianificazione, analisi e una visione chiara degli obiettivi.
5. Scrivere senza criterio SEO (o con troppa poesia)
All’opposto del punto 1: testi bellissimi da leggere, magari evocativi, ma invisibili online perché privi di ottimizzazione e struttura. Spoiler: non siete James Joyce, e il vostro Blog non è un romanzo sperimentale né un esercizio di stile da pubblicitari.
6. Pubblicare senza un piano editoriale
Scrivere “quando capita” è uno dei modi migliori per rendere inutile un Blog. Serve un piano editoriale costruito su analisi di keyword, trend e bisogni del target, con una calendarizzazione costante, che va rispettata nonostante le mille incombenze del vostro team di marketing e comunicazione.
7. Dimenticare la promozione dei contenuti
Un errore classico: pensare che basti pubblicare un articolo. In realtà, senza una strategia di distribuzione (social, newsletter, digital PR, riadattamento dei contenuti), anche il miglior post rischia di restare invisibile.
Perché affidarsi a contenuti professionali fa la differenza
Un Blog ben gestito non è solo una questione di scrittura: richiede strategia, ottimizzazione SEO e promozione. È quello che faccio ogni giorno con i miei clienti:
- definiamo insieme un Piano Editoriale ben strutturato sulla base di temi caldi, nuovi trend e necessità che emergono dai loro clienti
- scrivo articoli ottimizzati, corredati di metatag e pronti per la pubblicazione
- preparo già una versione short, in formato post per declinare ciascun articolo del Blog in contenuti social e in abstract per la Newsletter aziendale
- alcuni temi importanti inseriti nel Blog possono essere declinati anche in Comunicati stampa e azioni di Digital PR.
In un mondo saturo di contenuti, distinguersi significa scrivere bene e scrivere con metodo, oltre a saper comprendere quali contenuti possono essere “riciclati” in formati differenti per canali di comunicazione complementari al Blog stesso.
Vuoi contattarmi per parlare della tua strategia di contenuti? Fissa una call qui!